FRINGE BENEFIT E WELFARE AZIENDALE 2024

16 febbraio 2024

Con la legge di bilancio 2024 vengono modificate nuovamente le norme che consentono di esentare da imposte e contributi i benefici concessi ai dipendenti dal datore di lavoro.

fringe benefit sono compensi in forma non monetaria, che consistono nella messa a disposizione di beni e/o servizi a favore dei lavoratori, senza che ve ne sia l’obbligo in forza di norme di legge.

Tra i più comuni fringe benefit troviamo l’auto aziendale, i buoni pasto, il telefono cellulare/smartphone, i prestiti personali agevolati, gli immobili locati o in comodato d’uso e le borse di studio.

La legge di bilancio dell’anno scorso aveva incrementato il limite di esenzione da fringe benefit, per i dipendenti con figli a carico, portandolo da 258,23 euro annui a 3.000 euro annui. Nulla cambiava invece per tutti gli altri dipendenti.

Nel 2024 le soglie cambiano ancora come segue:

  • per i dipendenti con figli a carico la soglia scende da 3.000 euro annui a 2.000 euro annui
  • per i dipendenti senza figli a carico la soglia sale da 258,23 euro a 1.000 euro annui

Per i benefit connessi all’esistenza di figli a carico, il lavoratore deve dichiarare al proprio datore di lavoro di averne diritto, indicando il codice fiscale dell’unico figlio o dei figli fiscalmente a carico. Non essendo prevista una forma specifica per questa dichiarazione, la stessa può essere resa secondo modalità concordate tra le due parti.

Limitatamente al periodo d'imposta 2024, in deroga a quanto previsto dall'articolo 51, comma 3, prima parte del terzo periodo, del Testo unico delle imposte sui redditi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre1986, n. 917, non concorrono a formare il reddito, entro il limite complessivo di 1.000 euro, il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati ai lavoratori dipendenti, nonché le somme erogate o rimborsate ai medesimi lavoratori dai datori di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell'energia elettrica e del gas naturale, delle spese per l’affitto della prima casa ovvero per gli interessi sul mutuo relativo alla prima casa.

Il limite di cui al primo periodo è elevato a 2.000 euro per i lavoratori dipendenti con figli, compresi i figli nati fuori del matrimonio riconosciuti, i figli adottivi o affidati, che si trovano nelle condizioni

previste dall'articolo 12, comma 2, del Testo unico delle imposte sui redditi. I datori di lavoro provvedono all'attuazione del presente comma previa informativa alle

rappresentanze sindacali unitarie laddove presenti.

2. Il limite di cui al comma 1, secondo periodo, si applica se il lavoratore dipendente dichiara al datore di lavoro di avervi diritto, indicando il codice fiscale dei figli.

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